Firmato il contratto: apre a Monza Pizzaut
Adesso è ufficiale: grande 1.000 metri quadrati avrà 300 posti a sedere
La firma è stata fatta: adesso è tutto realtà. Apre a Monza Pizzaut. Ieri sera, giovedì 10 marzo, l'annuncio sui social: in diretta sulla pagina Facebook di Pizzaut Nico Acampora ha firmato il contratto di locazione. Sull'area dell'ex Philips di Monza di proprietà della famiglia Bellazzi sorgerà tra pochi mesi il secondo locale Pizzaut, la prima pizzeria gestita da persone autistiche.
Grande emozione per Nico Acampora, il papà di questo straordinario progetto. Gianmaria Bellazzi ha dato in afftto uno spazio di 1.000 metri quadrati dove sorgerà il secondo ristorante-pizzeria, dopo quello inaugurato l'1 maggio dell'anno scorso a Cassina de' Pecchi, nel Milanese. Pizzaut a Monza avrà 300 posti a sedere, e darà lavoro a oltre 20 persone autistiche (nel locale di Cassina de' Pecchi lavorano 10 ragazzi con autismo).
"Sono felicissimo - ha dichiarato Acampora -. Dopo l'inaugurazione di Monza partirà finalmente il progetto del franchising sociale. Il primo franchising sociale al mondo. Ci stanno arrivando richieste da tutta Italia". Adesso è arrivato il momento di mettersi al lavoro. Dal 15 marzo chiuderà anche il centro vaccinale ubicato all'interno dell'ex Philips. A quel punto partiranno anche i lavori di ristrutturazione e l'accademia (a Cinisello Balsamo) per la formazione di pizzaioli e camerieri autistici. Poi, molto probabilmente all'inizio dell'estate, il taglio del nastro.
"Una serata magica dove i ragazzi hanno raccontato in prima persona come il lavoro possa trasformare, come l'amore possa essere la migliore risposta a tutto, come si possa crescere e diventare uomini - ha dichiarato Paolo Meregalli amministratore, insieme a Sonia Diligenti del gruppo Facebook EasyMonza che fin dall'inizio ha sostenuto questo progetto -. EasyMonza c'era c'è e ci sarà. Ci siamo innamorati di Pizzaut e dei suoi ragazzi tanti anni fa ... ora finalmente anche il nostro sogno si avvera, e Pizzaut arriverà presto a Monza. Poi avrà bisogno di noi ancora perchè quel posto diventa magico anche perchè i suoi clienti sono magici, una magia che amplifica il bene, il caso provato che uno piu uno non fa sempre due".
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