Dalla tv alla Brianza, ora è ufficiale: Pizzaut sbarca a Monza, i dettagli
Ora c’è anche la firma: Pizzaut sbarcherà ufficialmente a Monza. Nico Acampora, deus ex machina della pizzeria dedicata a ragazzi autistici, ha annunciato su Facebook di di aver firmato il contratto di locazione. Sull’area dell’ex Philips di Monza sorgerà tra pochi mesi il secondo locale Pizzaut, la prima pizzeria in Italia gestita da persone autistiche. Nei mesi scorsi Acampora aveva annunciato l’apertura a “Tu si que vales”, la fortunata trasmissione di Mediaset.
Quello di Monza sarà il secondo ristorante-pizzeria, dopo quello inaugurato l’1 maggio dell’anno scorso a Cassina de’ Pecchi, nel Milanese, che sta avendo un successo incredibile. Pizzaut a Monza avrà 300 posti a sedere, e darà lavoro a oltre 20 persone autistiche (nel locale di Cassina de’ Pecchi ne lavorano già 10.
“Sono felicissimo – ha detto Acampora nel corso della diretta sui social -.Dopo l’inaugurazione di Monza partirà finalmente il progetto del franchising sociale. Questo sarà il primo franchising sociale al mondo. Ci stanno arrivando richieste da tutta Italia”. Adesso è arrivato il momento di mettersi al lavoro. Dal 15 marzo chiuderà anche il centro vaccinale ubicato all’interno dell’ex Philips. A quel punto partiranno anche i lavori di ristrutturazione e l’accademia (a Cinisello Balsamo) per la formazione di pizzaioli e camerieri autistici. Poi, molto probabilmente all’inizio dell’estate, il taglio del nastro.
“Una serata magica dove i ragazzi hanno raccontato in prima persona come il lavoro possa trasformare, come l’amore possa essere la migliore risposta a tutto, come si possa crescere e diventare uomini – ha dichiarato Paolo Meregalli amministratore, insieme a Sonia Diligenti del gruppo Facebook EasyMonza che fin dall’inizio ha sostenuto questo progetto -. EasyMonza c’era c’è e ci sarà. Ci siamo innamorati di Pizzaut e dei suoi ragazzi tanti anni fa … ora finalmente anche il nostro sogno si avvera, e Pizzaut arriverà presto a Monza. Poi avrà bisogno di noi ancora perchè quel posto diventa magico anche perchè i suoi clienti sono magici, una magia che amplifica il bene, il caso provato che uno piu uno non fa sempre due”.
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