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Mbnews.it - 24 giugno 2022

Monza, i Giovannini d’oro celebrano anche il giornalismo e la serie A


La massima benemerenza cittadina è andata alla memoria di Nicolò Cafagna e Angelo Maria Longoni, firme del Cittadino, a Giovanni Stroppa, allenatore del Monza e all'imprenditore Bellazzi. Corona Ferrea all'Associazione Don Giulio Farina.




Monza. Dal tempo della fiducia per la ripartenza post-Covid al tornare ad essere città protagonista con i suoi spazi e le sue energie. È questo il passaggio che secondo il sindaco, Dario Allevi, ha segnato l’ultimo anno, quello intercorso tra il 24 giugno 2021 e oggi, 24 giugno 2022. L’occasione per fare anche il punto della situazione attuale, lungo un percorso ancora caratterizzato da incertezze, è proprio la tradizionale cerimonia di consegna delle massime benemerenze cittadine nella giornata che celebra il Santo Patrono di Monza, S. Giovanni.

Come avviene ormai da trent’anni, anche questa volta i Giovannini d’oro, di cui due alla memoria, sono stati assegnati a quattro eccellenze cittadine che si sono distinte nel mondo dell’impresa, della cultura, dell’arte, del sociale, dell’educazione, dello sport. Personalità in grado di rappresentare tutti gli uomini e le donne simbolicamente capaci di dare, soprattutto nel difficile contesto socio-economico in cui ci troviamo, un nuovo slancio a Monza.

“La nostra città potrà proseguire sulla strada della ripresa attingendo alla capacità di ideare e fare, di raggiungere i traguardi oltre gli ostacoli e di mettere nelle cose il cuore grande della solidarietà” afferma Allevi subito dopo che un video istituzionale proiettato sul maxischermo in piazza Roma ha mostrato alcune significative esperienze cittadine nel campo della salute, dell’urbanistica, della solidarietà, dello sport e della cultura.

“I premiati di questa edizione dei Giovannini d’oro e con la Corona Ferrea rappresentano storie di singoli, ma anche di comunità – spiega il sindaco di Monza – mondi diversi che, insieme, costituiscono l’anima più autentica della nostra città”.


LA CERIMONIA

Nell’ormai consueta piazza Roma, non battuta dal sole cocente anche grazie alla decisione di anticipare la consegna delle benemerenze rispetto alla S. Messa solenne in Duomo, l’atmosfera è quella di un ritorno alla normalità pre-Covid. Non si indossano le mascherine, ci sono le massime autorità locali e i rappresentanti delle forze dell’ordine. Non mancano i tifosi del Monza che sono venuti a ringraziare il tecnico della storica promozione biancorossa in serie A, Giovanni Stroppa.

Inevitabilmente, tra un sorriso e una stretta di mano, l’argomento di più di una battuta, fatta magari con tono sommesso, è il ballottaggio che domenica 26 giugno deciderà chi, tra l’attuale sindaco, Dario Allevi e lo sfidante, Paolo Pilotto, sarà il sindaco di Monza per i prossimi 5 anni.

Del resto, oggi, venerdì 24 giugno, è anche l’ultimo giorno di una campagna elettorale che si è accesa molto, forse anche troppo, dopo il voto del primo turno il 12 giugno e gli apparentamenti annunciati nelle ultime due settimane.

L’Inno d’Italia, eseguito dai ragazzi dell’orchestra “Sarabanda Cederna”, guidati dal maestro Carlo Zappa, è l’inizio ufficiale di una cerimonia che regalerà circa 40 minuti di ricordi e momenti sentiti.


I PREMIATI

Nicolò Cafagna – Giovannino d’oro alla memoria

Avrebbe compiuto 39 anni proprio ieri, 23 giugno. Invece, questo giornalista e scrittore monzese, che aveva fatto dell’ironia sulla propria disabilità la cifra stilistica della propria vita, è morto il 3 agosto di un anno fa. Il suo sorriso, la sua capacità di affrontare con forza ed energia, anche in pubblico, le difficoltà della sua condizione fisica, sono quel che resta a chi, non senza commozione, lo ricorda in occasione della festa del Santo Patrono di Monza.

“Sono molto emozionata, è un regalo di compleanno in ritardo di un giorno che mio fratello avrebbe sicuramente gradito” afferma Federica Cafagna, la sorella di Nicolò.

“Ho avuto modo di imparare da lui come si può approcciare alla vita anche nei momenti di maggiori difficoltà – afferma Paolo Piffer, consigliere comunale, candidato sindaco anche in questa tornata elettorale e uno dei membri della Commissione che ha assegnato i Giovannini d’oro – ci restano i libri e i video che ci permetteranno di ricordare Nicolò per sempre, perché persone come lui non muoiono mai davvero”.


Angelo Maria Longoni – Giovannino d’oro alla memoria

Ancora più vicina è la morte di un altro giornalista molto conosciuto a Monza e in Brianza, dove per anni è stata una delle firme più importanti del Cittadino. Angelo Maria Longoni se ne è andato lo scorso ottobre, colpito da un infarto mentre scalava la vetta del monte Baldo.

Lo sport, insieme alla fede, al volontariato e alla passione per la scena politica cittadina e brianzola, tanto da essere stato tra i promotori della costituzione della Provincia di Monza e Brianza, era uno dei motori che sapeva accendere il cuore di un uomo cresciuto all’ombra di San Gerardo, quartiere di cui era originario.

Lucia, la moglie di Angelo Maria Longoni, ammette candidamente di fare fatica a parlare mentre ritira il Giovannino d’oro dedicato al marito. E allora è Rosella Panzeri, ex sindaco e membro della Commissione che si occupa delle benemerenze cittadine, a prendersi l’incarico di esprimere il vuoto lasciato dall’ex giornalista del Cittadino e raccontare del “sorriso sornione con il quale con il quale immagino è lassù a guardarci”.


Gian Maria Bellazzi

Il collegamento con il Covid-19, che a oltre due anni dalla sua comparsa non ci ha ancora definitivamente lasciato, non può mancare anche nel corso della cerimonia del Santo Patrono di quest’anno. E così l’applauso nasce spontaneo quando viene consegnato il Giovannino d’oro a colui che ha messo a disposizione gli spazi per realizzare l’hub vaccinale di Monza nell’area ex Philips, dove sono state somministrate oltre 500.000 dosi di vaccino.

Bellazzi, imprenditore appartenente a una dinastia di capitani d’impresa, si sta facendo promotore di un progetto di rigenerazione urbana ampio e ambizioso. Che prevede entro il 2022 l’apertura di PizzAUT, la pizzeria che rappresenta un modello di integrazione lavorativa per le persone autistiche e l’Energy Spring Park, un vero e proprio quartiere green all’insegna delle energie alternative e dello sport.


“Queste diverse operazioni vogliano mettere al centro le persone nelle sue varie accezioni – afferma Bellazzi nel ritirare l’onorificenza – per questo ringrazio anche i volontari dell’hub vaccinale e il sindaco che ha sempre mostrato sensibilità per i nostri progetti”.


Giovanni Stroppa

Lo striscione “San Giuan fa minga ingann” e i cori da stadio non possono mancare per uno dei premiati più attesi di questa edizione della festa del Santo Patrono. L’uomo che, alla guida di una rosa dall’alto tasso tecnico, ha saputo condurre in porto un traguardo storico, la prima volta in serie A del Monza.

Mentre il tempo del riposo, dopo una stagione lunga, piena di colpi di scena e conclusa nel miglior modo solo dopo la finale play-off vinta contro il Pisa, sta già per terminare, Giovanni Stroppa sale sul palchetto delle premiazioni. Per lui, che nel Monza ha esordito come calciatore professionista nel 1987 prima di realizzare una carriera condita dai successi con il Milan e dalla convocazione in Nazionale da parte di Arrigo Sacchi, l’emozione è inevitabile.

Ci sono le parole per ringraziare tutte le componenti della società biancorossa, a partire dal patron Berlusconi all’amministratore, Adriano Galliani. E per augurarsi che la prima stagione in serie A, in programma dal weekend del 14 agosto quando il Monza affronterà il Torino all’U-Power Stadium, sia la prossima tappa di un percorso di crescita costante.


PREMIO CORONA FERREA

Associazione Don Giulio Farina

Il momento conclusivo della cerimonia per il Santo Patrono è dedicato ad una realtà che opera da oltre 30 anni presso l’Ospedale San Gerardo a favore dei pazienti oncologici. Variegata l’offerta dell’Associazione Don Giulio Farina. Che si occupa di trasporto dei malati, day hospital, laboratori di bellezza, di musica e benessere, corsi gratuiti di yoga, assistenza psicologica, nutrizione clinica e cure palliative.

Mettere in piedi e mantenere questa molteplicità di iniziative è una scommessa non facile. Da vincere, ogni giorno, soprattutto grazie alla generosità e al contributo dei volontari e dei benefattori.

“Siamo la più anziana Onlus dell’Ospedale San Gerardo, ma a volte ci sentiamo insufficienti a rispondere alle richieste di vicinanza e assistenza dei pazienti oncologici – spiega Paolo Perego, Presidente dell’Associazione Don Giulio Farina – per questo lancio l’appello perché altre persone decidano di aiutarci come volontari”.




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