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Milano Repubblica - 6 Maggio 2021

Aggiornamento: 7 mag 2021

Lombardia prenotazioni da lunedì 10 maggio. Moratti: "Richiamo Moderna e Pfizer a 35-42 giorni"


L'assessora al Welfare ieri ha visitato l'hub vaccinale di Monza Ex Philips: "Solo a partire da domani 7 maggio gli appuntamenti per la seconda dose non saranno più fissati a 21 giorni"


Come previsto, via alle prenotazioni per i cinquantenni in Lombardia in anticipo, da lunedì 10, invece che il 15 maggio come era nel piano di due mesi fa. La notizia arriva dal presidente della Regione Attilio Fontana, durante una visita a Brescia. "Per i 50-59 le prenotazioni partono lunedì": è quanto ha annunciato il presidente della Lombardia Attilio Fontana a Sky. Fontana ha aggiunto che "purtroppo non riusciamo a mantenere le 100mila dosi al giorno, al momento ne facciamo 85mila, il target è stato abbassato dal generale Figliuolo ma la Lombardia è l'unica assieme ad altre due regioni a mantenere e ad aver superato il target del generale Figliuolo".


L'annuncio dell'inizio delle iscrizioni sul portale di Poste Italiane per chi è nato fra 1962 e 1971 - un milione e mezzo di cittadini - arriva assieme a quella dell'allungamento a 42 giorni tra le due dosi dei vaccini Pfizer e Moderna, come indicato dal Comitato tecnico scientifico nazionale, ieri. "Per chi ha già ricevuto la prenotazione non cambierà niente, per gli altri valuteranno i centri vaccinali se allungare i termini", ha concluso Fontana.

Per iscriversi le indicazioni sono quelle già sperimentate per le altre categorie: si può passare dal portale di Poste italiane (www.prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it); dal call center (800.894545); oppure andare negli uffici postali e usare i 1.083 Postamat, opppure ancora farsi aiutare dai 4 mila portalettere presenti in Lombardia che rilasceranno la ricevuta necessaria all’utente per presentarsi al Centro erogazione dei vaccini. Tenere a portata di mano tessera sanitaria e codice fiscale. Il sistema offrirà quattro diversi possibili appuntamenti a partire dalla metà di maggio.

In pratica questa disposizione nazionale consente di allargare la platea di chi potrà ricevere subito la prima dose come già successo in Gran Bretagna e come consigliavano gli scienziati. La vicepresidente della Regione, Letizia Moratti, già ieri in vista all'hub vaccinale di Monza Ex Philips, aveva lodato la tenacia degli operatori sanitari che fanno funzionare la macchina vaccinale permettendo alla Lombardia di posizionarsi in testa alla classifica nazionale delle regioni che vaccinano di più con oltre 2,7 milioni di lombardi - uno su tre - già vaccinato con almeno una dose.


Accolta dal sindaco, Dario Allevi, e dai direttori di Ats Brianza, Silvano Casazza, e Asst Monza, Mario Alparone, la vicepresidente ha visitato il centro intrattenendosi con alcune cittadine e cittadini in attesa del vaccino o appena vaccinati. Presenti anche i consiglieri regionali Alessandro Corbetta, Federico Romani e Andrea Monti. Nell'hub brianzolo, attivo dal 26 aprile, a ieri sono state effettuate 12.000 somministrazioni, ma il centro può fare fino a 4mila inoculazioni al giorno, con 15 linee vaccinali che possono arrivare a 20 in caso di aumento di flusso. L'Hub è nato dalla collaborazione di Ats Brianza, Asst Monza, Istituti Clinici 'Zucchi', Comune di Monza, Croce Rossa di Monza e Compagnia italiana molle acciai.

"Visitare i nostri centri vaccinali - ha commentato Letizia Moratti - permette di scoprire la genuinità delle persone. Un'autentica boccata d'ossigeno. Rincuora ricevere ringraziamenti e congratulazioni per un’organizzazione impeccabile e constatare la felicità dei cittadini che, con grande senso civico, si stanno facendo vaccinare in piena fiducia". Quindi ha annunciato: "Più persone vaccinate prima con allungamento intervallo tra prima e seconda dose Pfizer e Moderna. In Lombardia per chi ha già appuntamento per la seconda dose non cambia nulla. Solo a partire da domani 7 maggio, gli appuntamenti per la seconda dose saranno fissati a 35-42 giorni e non più a 21".


L'area si estende per 2.500 mq ed è stata messa a disposizione dalla famiglia Bellazzi, proprietaria della Cima spa, per rispondere alle esigenze del territorio e accelerare le vaccinazioni di massa. Nel centro operano 50 operatori sanitari, 6 dipendenti addetti all'accettazione e alla registrazione della vaccinazione e 10 volontari della Protezione civile. "Questo hub - ha sottolineato la vicepresidente - per Regione Lombardia è un fiore all'occhiello. Il merito va attribuito in particolar modo al personale sanitario, ai volontari e ai rappresentanti della Protezione civile che ogni giorno si prodigano per far funzionare tutto al meglio. Infine merita il doveroso apprezzamento e un plauso la preziosa disponibilità del privato a offrire una location così. È un valore aggiunto importante qui, come in tante altre situazioni della nostra Lombardia".


MILANO REPUBBLICA


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