“Giovannino d’Oro” a Giovanni Stroppa (ecco il nome degli altri premiati)
Per questa edizione verranno consegnati due premi alla memoria e due a personalità eccellenti.
Monza. Si terrà venerdì 24 giugno, alle ore 9, in Piazza Roma, la tradizionale cerimonia di consegna delle massime benemerenze cittadine nella giornata che celebra il Santo Patrono di Monza, S. Giovanni. Il Giovannino d’Oro che vanta una tradizione ultra trentennale, è annualmente conferito a quattro eccellenze cittadine che si sono distinte nel mondo dell’impresa, della cultura, dell’arte, del sociale, dell’educazione, dello sport e in altri ambiti: per questa edizione verranno consegnati due premi alla memoria e due a personalità eccellenti. Il premio Corona Ferrea è invece destinato ad una associazione cittadina.
Venerdì, prima della la S. Messa solenne alle ore 11.00 in Duomo il Sindaco, alla presenza delle autorità cittadine, consegnerà le onorificenze a:
Nicolò Cafagna (alla memoria) – giornalista e scrittore monzese classe 1983 ha saputo trasformare la sua disabilità in una narrazione pubblica, capace di abbattere quelle barriere invisibili che spesso separano il mondo dei malati dalla società. La sua penna dissacrante, il suo sorriso ironico sulla vita e sul mondo fino all’ultimo giorno, hanno dimostrato come può essere affrontata la quotidianità nonostante una malattia implacabile, trovando anche forza ed energie per partecipare alla vita pubblica della propria città. Sempre con il sorriso sulle labbra.
Angelo Maria Longoni (alla memoria) – scomparso lo scorso ottobre è stato per decenni una firma attenta e sagace del Cittadino, attraverso cui raccontava con arguzia l’evolversi della vita istituzionale di Monza. Ha vissuto in prima persona la scena politica cittadina e brianzola, battendosi nella tenace battaglia per la costituzione della Provincia di Monza e Brianza. Cattolico di grande Fede, cresciuto all’ombra di San Gerardo, è sempre stato in prima fila nel mondo del volontariato con grande generosità e spirito di servizio. Sportivo a tutto tondo e innamorato della montagna ci ha lasciato mentre scalava la vetta del monte Baldo.
Gian Maria Bellazzi – Imprenditore, appartenente a una dinastia di capitani d’impresa, ha contribuito alla rigenerazione urbana di Monza attraverso l’ambizioso progetto di riqualificazione dell’area ex Philips, ora Energy Spring Park. Grazie alla sua generosa sensibilità ha messo a disposizione gli spazi per realizzare l’hub vaccinale di Monza, uno dei più importanti in Lombardia, dove sono state somministrate oltre 500.000 dosi nel periodo della pandemia. La stessa volontà concreta di partecipare a progetti di utilità sociale, consentirà a PizzAUT di insediarsi proprio in via Philips, contribuendo così a sostenere un felice percorso di integrazione lavorativa per persone autistiche.
Giovanni Stroppa – Calciatore nei gloriosi anni Ottanta esordisce come professionista il 20 settembre 1987, in Monza-Vis Pesaro. A soli 19 anni diventa una pedina fondamentale dei brianzoli, giocando tutte le 34 partite del campionato di Serie C1 1987-1988, culminato con la promozione in Serie B e con la vittoria della Coppa Italia Serie C. Dopo una carriera di successi e la convocazione in Nazionale da parte di Arrigo Sacchi, comincia la nuova avventura di allenatore all’inizio degli anni duemila. ll 28 maggio 2021 sigla un contratto con l’AC Monza, e dopo aver condotto la squadra brianzola al quarto posto nella stagione regolare, riesce poi a vincere i play-off eliminando il Brescia in semifinale e il Pisa in finale, consegnando ai biancorossi la prima storica promozione in Serie A.
Il Premio Corona Ferrea sarà assegnato all’Associazione Don Giulio Farina, che opera nel territorio monzese dal 1991, con sede presso l’Ospedale San Gerardo, a favore dei pazienti oncologici.
Tra i tanti programmi promossi per accompagnare i percorsi di cura si segnala il trasporto dei malati al day hospital, i laboratori di bellezza, di musica e benessere, i corsi gratuiti di yoga. Variegata anche l’offerta di assistenza psicologica, di nutrizione clinica nonché di cure palliative, anche grazie a una valida rete di volontari generosi e al contributo di numerosi benefattori.
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